L'appartamento si trova al piano terra del villino brutalista in via colli della farnesina progettato da mio padre Francesco Berarducci nel 1969 utilizzato da Elio Petri come set del film premio Oscar "indagine sopra un cittadino al di sopra di ogni sospetto” come abitazione dell'insospettabile commissario omicida Jean Maria Volonte".
L'impostazione spaziale è simile per tutti gli appartamenti organizzati su una campata interna passante contenente il soggiorno pranzo e cucina con affacci completamente vetrati sui due fronti opposti, ed una campata esterna più stretta contenente la successione delle camere e bagni con affacci laterali. L'appartamento era poco luminoso, con pareti scure alcune in mattoni di cotto altre con classiche buasserie di legno.
Il lavoro è consistito nel togliere e spogliare gli spazi e poi nel ritrovare ed accentuare quanto più possibile il senso di unitarietà spaziale e di continuità con lo spazio esterno. Si è quindi voluto eliminare ogni divisorio murario nello spazio aperto del soggiorno pranzo aprendo completamente anche la cucina su di esso, schermata solamente da vetrate scorrevoli a tutta altezza e filtrando l'ingresso dal soggiorno con una parete di vetro ed un grigliato in legno nero ad elementi verticali.
In unico segno all’altezza delle porte attraversa l'appartamento da parte a parte per contenere i binari delle porte scorrevoli che separano le camere da letto dallo spazio comune del soggiorno e per esaltare ancora più marcatamente la dimensione orizzontale e la fuga verso l'esterno accompagnando lo sguardo verso il verde rigoglioso del giardino che sembra incombere sull’interno. I fronti opposti del canale soggiorno pranzo cucina sono quindi completamente vetrati ed affacciano su un verde rigoglioso che si riflette anche negli specchi che rivestono le ante scorrevoli a tutta altezza del guardaroba all'ingresso. Seduti in soggiorno si è quindi circondati dal verde.
Il soggiorno più basso di circa 40 cm, rispetto alla quota dell’ ingresso e del pranzo, prosegue all'esterno senza soluzione di continuità separato solo dal grande infisso scorrevole con telaio in legno. L'effetto di continuità spaziale tra interno ed esterno è esaltato dalla continuità dei materiali con lo stesso legno a pavimento che prosegue all'esterno e lo stesso marmo di Carrara bocciardato che circonda il soggiorno per fino alla quota dell’ingresso con un gradone intermedio tra ingresso e soggiorno ed una panca esterna che chiude lo spazio di soggiorno coperto all’esterno e lo separa dal verde del giardino.
La cucina è un'isola centrale di 5 metri per 1 metro e venti in acciaio di tipo industriale posta parallelamente alla vetrata alle sue spalle e completamente aperta senza apparentemente altri mobili. Un grande contenitore a pannelli scorrevoli è invece nascosto sotto la vetrata per tutta la sua larghezza.
Anche nella camera da letto matrimoniale si è voluto esaltare il senso di apertura e massima continuità con l'esterno, eliminando una divisione che la separava un piccolo studio a favore di uno spazio grande come una suite di albergo con bagno parzialmente aperto. Un lungo piano percorre tutta la lunghezza della camera con un piano in granito nero con due lavabi scavati con doccia vetrata aperta direttamente sulla camera, con un piccolo vano separato contenente un washlet giapponese. Lo spazio del bagno con lavabi e doccia e comunque separabile come la cucina con vetrate scorrevoli a tutta altezza. La camera e' completamente vetrata sul giardino con il pavimento in moquette di lana naturale che prosegue senza soluzione di continuita con il pavimento esterno in marmo di carrara bianco bocciardato.
Tra il pavimento del portico ed il giardino una vasca idromassaggio in granito nero e mosaico con tessere multicolore con i toni del mare della costiera amalfitana è ombreggiata da due piante di limoni.